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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • In tutto il Salento, in un'area che comprende la province di Brindisi, Taranto e Lecce, si contano 70 torri costiere, una ogni cinque chilometri circa, costruite in gran parte intorno al 1500 per potenziare la struttura difensiva dopo le sanguinose invasioni turche. A sud di Brindisi, tra Torre Cavallo e Torre Mattarella, è situato il Parco naturale Saline di Punta della Contessa. Non solo le vecchie torri delimitano il parco, ma anche due grandi insediamenti industriali, il Petrolchimico a nord e la Centrale a carbone di Cerano a sud. Tra i due poli un'oasi..... fra campi coltivati, una zona umida e litorale sabbioso. L'area è considerata di elevato valore naturalistico per la presenza di diverse specie di uccelli nidificanti e contingenti migratori, principalmente di specie acquatiche, che transitano sull'Adriatico orientale. Nel cuore del Parco vive Anna, che gestisce un'azienda agricola di proprietà della sua famiglia da tre generazioni. Anna collabora anche nella gestione del Parco, ma da qualche anno deve affrontare da sola un nuovo problema: la presenza di lepri che si sono riversate nell'oasi per sfuggire ai cacciatori delle zone limitrofe. Le lepri si riproducono tre volte l'anno e si nutrono delle coltivazioni di Anna aggredendo le gemme di carciofi, insalata e tutto ciò che la famiglia coltiva da sempre. Questo problema si aggiunge a quello che incombe dopo gli anni sessanta: la minaccia dell'inquinamento industriale. Nonostante sia stata disposta la protezione come sito di interesse nazionale, i fondi destinati alla salvaguardia del parco risultano insufficienti. ..
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Porto Selvaggio, Nardò (LE) 2 gennaio 2013..Torre Santa Maria dell'Alto, o semplicemente Torre dell'Alto, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Posta a 51 m s.l.m., su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive su progetto del viceré spagnolo Don Pietro da Toledo che redasse un sistema di controllo delle coste della penisola salentina...Finita di costruire già nel 1569 dal mastro neretino Angelo Spalletta, la costruzione presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, leggermente scarpato, separato dal corpo superiore da una cornice marcapiano. Il piano superiore, dotato di porta d'accesso, termina con una cornice a beccatelli ed è provvisto di merli e di dieci piombatoie distribuite su tutti e quattro i lati. Una grande scalinata in tufo a tre arcate permette l'accesso. L'interno, costituito da due ambienti sovrapposti, è provvisto di cisterna per l'approvvigionamento dell'acqua; il piano terra era adibito al deposito delle scorte, il primo piano, diviso in quattro ambienti, era utilizzato come abitazione dei cavallari (così venivano chiamate le guardie che presidiavano la torre e in che in caso di eventuali arrivi di pirati lo segnalavano ai paesi dell'entroterra utilizzando il cavallo)..Comunicava a nord con Torre Uluzzo e a sud con Torre Santa Caterina..(Fonte testo: wikipedia.it)
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  • Masseria Minoia sorge a Conversano, in provincia di Bari, all’interno del Parco Regionale dei Laghi e della Gravina di Monsignore e a due passi dal Parco Storico di Castiglione.<br />
La struttura, risalente al XVII secolo, possiede tutte le caratteristiche delle costruzioni rurali tipiche del paesaggio pugliese.
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  • Masseria Minoia sorge a Conversano, in provincia di Bari, all’interno del Parco Regionale dei Laghi e della Gravina di Monsignore e a due passi dal Parco Storico di Castiglione.<br />
La struttura, risalente al XVII secolo, possiede tutte le caratteristiche delle costruzioni rurali tipiche del paesaggio pugliese.
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  • Masseria Minoia sorge a Conversano, in provincia di Bari, all’interno del Parco Regionale dei Laghi e della Gravina di Monsignore e a due passi dal Parco Storico di Castiglione.<br />
La struttura, risalente al XVII secolo, possiede tutte le caratteristiche delle costruzioni rurali tipiche del paesaggio pugliese.
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  • Masseria Minoia sorge a Conversano, in provincia di Bari, all’interno del Parco Regionale dei Laghi e della Gravina di Monsignore e a due passi dal Parco Storico di Castiglione.<br />
La struttura, risalente al XVII secolo, possiede tutte le caratteristiche delle costruzioni rurali tipiche del paesaggio pugliese.
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  • Masseria Minoia sorge a Conversano, in provincia di Bari, all’interno del Parco Regionale dei Laghi e della Gravina di Monsignore e a due passi dal Parco Storico di Castiglione.<br />
La struttura, risalente al XVII secolo, possiede tutte le caratteristiche delle costruzioni rurali tipiche del paesaggio pugliese.
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