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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Anticamente era la sola Confraternita del Ss.mo Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l'onore di portare, processionalmente per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata. Oggi, dopo la riforma del calendario liturgico, sono due le Confraternite che, nel vespro del Venerdì Santo, dopo l'Azione Liturgica propria del giorno, processionalmente, per le vie del Centro Storico e del Borgo, con enorme affluenza di popolo, organizzano e conducono questa manifestazione devozionale: la Confraternita del SS.mo Crocifisso e quella di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori), che porta la statua della Vergine Addolorata. Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del Ss.mo Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diverse posizioni di Gesù durante la Passione: l'agonia dello Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione. Al suono della tromba e al rullio del tamburo, si snoda il pio pellegrinaggio preceduto dalla "Croce dei Misteri". Seguono i Confratelli del Crocifisso, dal saio e cappuccio rossi e dalla mozzetta celeste; hanno sul capo una corona di spine e, nel portamento, denotano l'immagine del Cristo sofferente. Le statue dei "Misteri" procedono in questa lunga "sfilata" di confratelli fino alla "grande" Tomba, addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che, si alternano ordinatamente. Segue immediatamente la Confraternita di Santa Maria degli Angeli, i cui confratelli, dal saio e dal cappuccio bianchi e dalla mozzetta azzurra, portano pesanti ceri. E dietro la statua della Vergine Addolorata, anche questa portata a spalla, una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.	La processione si ritira intorno alla mezzanotte, dopo che, al rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del Crocifisso
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  • Un crocifero ritratto in un momento di pausa.
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  • Noicattaro. Giovedi santo. Accensione del falò davanti alla Chiesa della Lama.
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Riti religiosi
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  • Noicattaro - Venerdi santo. Fedeli e crociferi omaggiano la "naca" prima dell'ingresso nella Chiesa Madre.
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Le consorelle decidono l'ordine di marcia.
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  • Noicattaro - Venerdi santo. Devota durante il passaggio della "naca".
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Numerose bambine vestite da piccoli angeli accompagnano la statua della Vergina Desolata. Portano in mano i segni della Passione di Cristo: la corona di spine, le funi, le fruste, la canna, il calice, i dadi, la tenaglia, i chiodi.
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Processione dei misteri;
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  • Noicattaro - Sabato santo. Ore 2,00 . Il paese si spegne durante la processione della naca.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Noicattaro. Venerdi santo. Processione della "naca".
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  • Adelfia. Rappresentazione della Passione Vivente.
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  • Una devota prega durante la Santa messa del sabato.
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  • Noicattaro. Sabato Santo.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Noicattaro - Venerdi santo. Ingresso della "naca" nella Chiesa Madre.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Nel giorno del Sabato Santo una moltitudine di donne velate di nero canta "Stabat Mater" per tutta la durata della processione. Un rito religioso molto intenso che accompagna la statua della Madonna per le vie di Canosa di Puglia. Un canto profondo, emotivo che diventa lamento e tormento fino a quando non scompare nella contemplazione del dolore della Vergine Maria.
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  • Noicattaro. Venerdi santo. Processione della "naca".
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Processione dei misteri.
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  • Brindisi.Visita di Papa Benedetto XVI.
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  • Brindisi. Santa Messa celabrata da Papa Benedetto XVI.
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  • Un dipinto di "Sant'Antonio Abate" pronto per essere issato sulla "Focara", un falò di tralci di vite secca simbolo religioso e culturale della festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" il 16/17/18 gennaio di ogni anno in p.zza Tito Schipa a Novoli (LE). Una volta conclusi tutti i riti religiosi previsti, il dipinto verrà bruciato insieme alla "Focara" come devozione al Santo. 16/01/2009 (PH Gabriele Spedicato)..La festa di "Sant'Antonio Abate e la Focara di Novoli, I giorni del fuoco" ha radici antichissime..Nasce dalla devozione al Santo, e si è sviluppata nel corso degli ultimi anni diventando un vero e proprio evento, atteso e partecipato da pellegrini e turisti, sicuramente di tutta la Puglia, e di buona parte del sud Italia..Caratteristica peculiare è la maestosa "Fòcara", elemento della cultura "immateriale", assunto ormai come simbolo di Novoli. .Monumento unico nella sua maestosità e grandezza, è un enorme falò di tralci di vite secchi sapientemente lavorati e messi insieme con tecniche antichissime, che si tramandano di padre in figlio. Il risultato è una pira di 20 metri di diametro e 25 metri di altezza, che non ha pari almeno in Italia e nel bacino del Mediterraneo..Questa grande "costruzione agricola" viene accesa la sera del 16 gennaio con uno spettacolo di fuochi pirotecnici, e rappresenta il punto di riferimento per gli eventi e le manifestazioni, che durano fino a notte inoltrata. L'accensione della "focara" è il momento culminante della festa e la piazza che la ospita, piazza Tito Schipa, conta la presenza di oltre 60.000 persone. Il flusso di persone è continuo nei giorni precendenti e successivi, e tocca qualche centinaio di migliaia di presenze, divise nelle diverse manifestazioni ed eventi collaterali..I giorni clou della festa sono il 16, 17 e 18 gennaio di ogni anno. Oltre alla forza degli aspetti religiosi e devozionali, tante le attività tradizionali e culturali, programmate già a partire dal mese di dicembre,
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  • crociferi in marcia
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  • crocifero durante un momento di pausa
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  • Noicattaro - Giovedi Santo
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  • Crociferi in marcia
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  • Noicattaro - Venerdi santo
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  • I misteri
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Interno dell' abitazione di una devota
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  • Bari. Basilica di San Nicola
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  • Noicattaro. Sabato Santo. Breve momento di pausa prima di partire per la processione dei misteri.
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  • Noicattaro - Venerdi santo. Ingresso dei fedeli nella Chiesa Madre.
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  • Noicattaro - Giovedi Santo. Penitenza di un crocifero.
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  • Santa messa in onore di San NIcola
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  • Noicattaro - Giovedi Santo. La vestizione.
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  • Bari - chiesa ortodossa
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