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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
    AR_FOCARA NOVOLI20140116_0008.jpg
  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
    AR_FOCARA NOVOLI20140116_0021.jpg
  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0013.jpg
  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
<br />
Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
    AR_FOCARA NOVOLI20140116_0028.jpg
  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
    AR_FOCARA NOVOLI20140116_0022.jpg
  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
<br />
In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0028.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
    AR_FOCARA PORTO CESAREO20140126_0022.jpg
  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Nelle foto vediamo la benedizione degli animali e del pane che poi viene distribuito ai fedeli.<br />
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In the picture we see the blessing of the animals and the bread, which is then distributed to the faithful.
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Nelle photo vediamo l' accensione della focara che avviene tramite fuochi d' artificio<br />
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In the photo we see the 'power of Focara that occurs through fireworks' artifice
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  • Ogni anno, il 26 Gennaio, a Porto Cesareo, località di mare vicino Lecce, si festeggia Sant' antonio Abate, protettore degli animali e specialmente dei cavalli. La sera viene accesa la grande focara alta 12 metri e costruita da due famiglie del posto. Quest' anno è stata la settantaquattresima edizione.<br />
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Every year, January 26, in Porto Cesareo, a seaside resort near Lecce, celebrates Sant 'antonio Abate, patron saint of animals, especially horses. The evening is lit the great Focara 12 meters high and was built by two local families. This year 's edition was 74th
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • Il castello, o palazzo ducale, dei Castromediano-Limburg è una costruzione della seconda metà del XV secolo con aggiunte strutturali e rifacimenti affettuati nel corso del Cinquecento e del Seicento. Il nobile prospetto presenta un ingresso quattrocentesco, mentre del XVI secolo è la merlatura e il bastione. Il lato nord della fabbrica fu aggiunto nel Seicento. L'interno, caratterizzato da un atrio in cui è posizionata una statua in pietra leccese raffigurante Kiliano di Limburg, capostipite della famiglia Castromediano, ospita vasti ambienti decorati con elementi architettonici tipici del periodo barocco.<br />
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The castle, or ducal palace, the Castromediano-Limburg is a construction of the second half of the fifteenth century, with structural additions and renovations affettuati during the sixteenth and seventeenth centuries. The noble prospect has an entrance century, while the sixteenth century battlements and ramparts. The north side of the factory was added in the seventeenth century. The interior features an atrium in which is positioned a stone statue depicting Killian Lecce Limburg, founder of the family Castromediano, has large rooms decorated with architectural elements typical of the Baroque period
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
    AR_PRESEPE 201320131229_0027.jpg
  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
    AR_PRESEPE 201320131229_0009.jpg
  • E' giunto alla sesta edizione “Il presepe vivente nel borgo antico”. Migliaia di visitatori, infatti, ogni anno non perdono l'occasione di ammirare il suggestivo centro storico medievale, che diventa, con le accoglienti abitazioni, con le sue corti, i suoi caratteristici vicoli e le antiche viuzze, teatro magnifico e ideale per rappresentare l'antica Betlemme e per accompagnare il visitatore in un viaggio fra le numerose scene di vita quotidiana, appartenenti a un passato ormai lontano e che risvegliano con intensità le emozioni legate alla magia del Natale e, soprattutto alla nascita di Gesù Bambino. La scenografia naturale del borgo antico è ciò che maggiormente caratterizza il Presepe Vivente di Specchia, le cui strade, illuminate da originali fiaccole, guideranno i passi dei visitatori da Piazza degli Artisti, lungo via Ferrante Gonzaga, fino alle Mura di Ponente, per poi sbucare su Piazza del Popolo, dove i due principali palazzi, Palazzo Coluccia e il Protonobilissimo Palazzo Risolo, accoglieranno, rispettivamente, fra le loro antiche mura, la fastosità della corte di Erode e l'umile stalla in cui è venuto alla luce il Figlio di Dio. Al centro della grandiosa Piazza la focareddha, pira ardente di legna, darà calore ai volti e ai cuori dei visitatori.<br />
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And ' now in its sixth edition , " The nativity scene in the old town ." Thousands of visitors , in fact, every year they do not lose the opportunity to admire the charming medieval old town, which becomes, with cozy homes, with its courts , its quaint narrow streets and ancient alleyways , magnificent theater and ideal to represent the ' ancient Bethlehem and to accompany the visitor on a journey through the many scenes of everyday life , belonging to a distant past and with an intensity that awaken the emotions tied to the magic of Christmas , and especially the birth of Baby Jesus. The natural scenery of the old town is the most important feature of the Living Nativity Mirror , whose streets , lit b
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  • Il 28 luglio 1480 una flotta navale turca del sultano dell'Impero ottomano Maometto II proveniente da Valona, forte di 90 galee, 40 galeotte e altre navi, per un totale di circa 150 imbarcazioni e 18.000 soldati, si presentò sotto le mura di Otranto. La città resistette strenuamente agli attacchi, ma la sua popolazione di soli 6.000 abitanti non poté opporsi a lungo ai bombardamenti. Infatti il 29 luglio la guarnigione e tutti gli abitanti abbandonarono il borgo nelle mani dei Turchi, ritirandosi nella cittadella mentre questi ultimi cominciavano le loro razzie anche nei casali vicini. Quando Gedik Ahmet Pascià chiese la resa ai difensori, questi si rifiutarono e in risposta le artiglierie turche ripresero il bombardamento. L'11 agosto, dopo 15 giorni d'assedio, Gedik Ahmet Pascià ordinò l'attacco finale durante il quale riuscì a sfondare le difese e a espugnare anche il castello. Nel massacro che ne seguì, tutti i maschi di oltre quindici anni furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono ridotti in schiavitù. Secondo alcune ricostruzioni storiche, i morti furono in totale 12.000 e i ridotti in schiavitù 5.000, comprendendo anche le vittime dei territori della penisola salentina intorno alla città. I superstiti e il clero si erano rifugiati nella cattedrale a pregare con l'arcivescovo Stefano Pendinelli. Gedik Ahmet Pascià ordinò loro di rinnegare la fede cristiana, ma ricevendone un netto rifiuto, irruppe con i suoi uomini nella cattedrale e li catturò. Furono quindi tutti uccisi, mentre la chiesa, in segno di spregio, fu ridotta a stalla per i cavalli. Particolarmente barbara fu l'uccisione dell'anziano arcivescovo Stefano Pendinelli, il quale incitò i superstiti a rivolgersi a Dio in punto di morte. Fu infatti sciabolato e fatto a pezzi con le scimitarre, mentre il suo capo mozzato fu infilzato su una picca e portato per le vie della città. Il comandante della guarnigione Francesco Largo venne invece segato vivo. A capo degli Otrantini -che i
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  • Il 28 luglio 1480 una flotta navale turca del sultano dell'Impero ottomano Maometto II proveniente da Valona, forte di 90 galee, 40 galeotte e altre navi, per un totale di circa 150 imbarcazioni e 18.000 soldati, si presentò sotto le mura di Otranto. La città resistette strenuamente agli attacchi, ma la sua popolazione di soli 6.000 abitanti non poté opporsi a lungo ai bombardamenti. Infatti il 29 luglio la guarnigione e tutti gli abitanti abbandonarono il borgo nelle mani dei Turchi, ritirandosi nella cittadella mentre questi ultimi cominciavano le loro razzie anche nei casali vicini. Quando Gedik Ahmet Pascià chiese la resa ai difensori, questi si rifiutarono e in risposta le artiglierie turche ripresero il bombardamento. L'11 agosto, dopo 15 giorni d'assedio, Gedik Ahmet Pascià ordinò l'attacco finale durante il quale riuscì a sfondare le difese e a espugnare anche il castello. Nel massacro che ne seguì, tutti i maschi di oltre quindici anni furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono ridotti in schiavitù. Secondo alcune ricostruzioni storiche, i morti furono in totale 12.000 e i ridotti in schiavitù 5.000, comprendendo anche le vittime dei territori della penisola salentina intorno alla città. I superstiti e il clero si erano rifugiati nella cattedrale a pregare con l'arcivescovo Stefano Pendinelli. Gedik Ahmet Pascià ordinò loro di rinnegare la fede cristiana, ma ricevendone un netto rifiuto, irruppe con i suoi uomini nella cattedrale e li catturò. Furono quindi tutti uccisi, mentre la chiesa, in segno di spregio, fu ridotta a stalla per i cavalli. Particolarmente barbara fu l'uccisione dell'anziano arcivescovo Stefano Pendinelli, il quale incitò i superstiti a rivolgersi a Dio in punto di morte. Fu infatti sciabolato e fatto a pezzi con le scimitarre, mentre il suo capo mozzato fu infilzato su una picca e portato per le vie della città. Il comandante della guarnigione Francesco Largo venne invece segato vivo. A capo degli Otrantini -che i
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  • Il 28 luglio 1480 una flotta navale turca del sultano dell'Impero ottomano Maometto II proveniente da Valona, forte di 90 galee, 40 galeotte e altre navi, per un totale di circa 150 imbarcazioni e 18.000 soldati, si presentò sotto le mura di Otranto. La città resistette strenuamente agli attacchi, ma la sua popolazione di soli 6.000 abitanti non poté opporsi a lungo ai bombardamenti. Infatti il 29 luglio la guarnigione e tutti gli abitanti abbandonarono il borgo nelle mani dei Turchi, ritirandosi nella cittadella mentre questi ultimi cominciavano le loro razzie anche nei casali vicini. Quando Gedik Ahmet Pascià chiese la resa ai difensori, questi si rifiutarono e in risposta le artiglierie turche ripresero il bombardamento. L'11 agosto, dopo 15 giorni d'assedio, Gedik Ahmet Pascià ordinò l'attacco finale durante il quale riuscì a sfondare le difese e a espugnare anche il castello. Nel massacro che ne seguì, tutti i maschi di oltre quindici anni furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono ridotti in schiavitù. Secondo alcune ricostruzioni storiche, i morti furono in totale 12.000 e i ridotti in schiavitù 5.000, comprendendo anche le vittime dei territori della penisola salentina intorno alla città. I superstiti e il clero si erano rifugiati nella cattedrale a pregare con l'arcivescovo Stefano Pendinelli. Gedik Ahmet Pascià ordinò loro di rinnegare la fede cristiana, ma ricevendone un netto rifiuto, irruppe con i suoi uomini nella cattedrale e li catturò. Furono quindi tutti uccisi, mentre la chiesa, in segno di spregio, fu ridotta a stalla per i cavalli. Particolarmente barbara fu l'uccisione dell'anziano arcivescovo Stefano Pendinelli, il quale incitò i superstiti a rivolgersi a Dio in punto di morte. Fu infatti sciabolato e fatto a pezzi con le scimitarre, mentre il suo capo mozzato fu infilzato su una picca e portato per le vie della città. Il comandante della guarnigione Francesco Largo venne invece segato vivo. A capo degli Otrantini -che i
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  • Il 28 luglio 1480 una flotta navale turca del sultano dell'Impero ottomano Maometto II proveniente da Valona, forte di 90 galee, 40 galeotte e altre navi, per un totale di circa 150 imbarcazioni e 18.000 soldati, si presentò sotto le mura di Otranto. La città resistette strenuamente agli attacchi, ma la sua popolazione di soli 6.000 abitanti non poté opporsi a lungo ai bombardamenti. Infatti il 29 luglio la guarnigione e tutti gli abitanti abbandonarono il borgo nelle mani dei Turchi, ritirandosi nella cittadella mentre questi ultimi cominciavano le loro razzie anche nei casali vicini. Quando Gedik Ahmet Pascià chiese la resa ai difensori, questi si rifiutarono e in risposta le artiglierie turche ripresero il bombardamento. L'11 agosto, dopo 15 giorni d'assedio, Gedik Ahmet Pascià ordinò l'attacco finale durante il quale riuscì a sfondare le difese e a espugnare anche il castello. Nel massacro che ne seguì, tutti i maschi di oltre quindici anni furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono ridotti in schiavitù. Secondo alcune ricostruzioni storiche, i morti furono in totale 12.000 e i ridotti in schiavitù 5.000, comprendendo anche le vittime dei territori della penisola salentina intorno alla città. I superstiti e il clero si erano rifugiati nella cattedrale a pregare con l'arcivescovo Stefano Pendinelli. Gedik Ahmet Pascià ordinò loro di rinnegare la fede cristiana, ma ricevendone un netto rifiuto, irruppe con i suoi uomini nella cattedrale e li catturò. Furono quindi tutti uccisi, mentre la chiesa, in segno di spregio, fu ridotta a stalla per i cavalli. Particolarmente barbara fu l'uccisione dell'anziano arcivescovo Stefano Pendinelli, il quale incitò i superstiti a rivolgersi a Dio in punto di morte. Fu infatti sciabolato e fatto a pezzi con le scimitarre, mentre il suo capo mozzato fu infilzato su una picca e portato per le vie della città. Il comandante della guarnigione Francesco Largo venne invece segato vivo. A capo degli Otrantini -che i
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  • Il 28 luglio 1480 una flotta navale turca del sultano dell'Impero ottomano Maometto II proveniente da Valona, forte di 90 galee, 40 galeotte e altre navi, per un totale di circa 150 imbarcazioni e 18.000 soldati, si presentò sotto le mura di Otranto. La città resistette strenuamente agli attacchi, ma la sua popolazione di soli 6.000 abitanti non poté opporsi a lungo ai bombardamenti. Infatti il 29 luglio la guarnigione e tutti gli abitanti abbandonarono il borgo nelle mani dei Turchi, ritirandosi nella cittadella mentre questi ultimi cominciavano le loro razzie anche nei casali vicini. Quando Gedik Ahmet Pascià chiese la resa ai difensori, questi si rifiutarono e in risposta le artiglierie turche ripresero il bombardamento. L'11 agosto, dopo 15 giorni d'assedio, Gedik Ahmet Pascià ordinò l'attacco finale durante il quale riuscì a sfondare le difese e a espugnare anche il castello. Nel massacro che ne seguì, tutti i maschi di oltre quindici anni furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono ridotti in schiavitù. Secondo alcune ricostruzioni storiche, i morti furono in totale 12.000 e i ridotti in schiavitù 5.000, comprendendo anche le vittime dei territori della penisola salentina intorno alla città. I superstiti e il clero si erano rifugiati nella cattedrale a pregare con l'arcivescovo Stefano Pendinelli. Gedik Ahmet Pascià ordinò loro di rinnegare la fede cristiana, ma ricevendone un netto rifiuto, irruppe con i suoi uomini nella cattedrale e li catturò. Furono quindi tutti uccisi, mentre la chiesa, in segno di spregio, fu ridotta a stalla per i cavalli. Particolarmente barbara fu l'uccisione dell'anziano arcivescovo Stefano Pendinelli, il quale incitò i superstiti a rivolgersi a Dio in punto di morte. Fu infatti sciabolato e fatto a pezzi con le scimitarre, mentre il suo capo mozzato fu infilzato su una picca e portato per le vie della città. Il comandante della guarnigione Francesco Largo venne invece segato vivo. A capo degli Otrantini -che i
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