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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Ogni anno a Novoli si svolge nei giorni 16-17-18 gennaio, in onore di Sant'Antonio Abate, patrono del paese, la "festa del fuoco", un avvenimento che richiama, per la sua singolarità, migliaia di visitatori e pellegrini da ogni parte della provincia. Non si sa con esattezza a quando risale la venerazione dei Novolesi per il "santo del fuoco", ma è da ritenere molto antica, probabilmente risale all'epoca bizantina. Sant'Antonio è anche detto Santo del porcello, o più esattamente degli animali, perché la cultura popolare gli ha attribuito la facoltà di proteggere tutti gli animali da cortile e da stalla.<br />
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Every year takes place in Novoli 16-17-18 January in honor of Saint Anthony, the patron saint of the country, "fire festival", an event that draws, for its singularity, thousands of visitors and pilgrims from every part of the province. It is not known exactly when was the veneration of Novolesi for the "holy fire", but has to be considered very old, probably dating from the Byzantine era. Anthony is also called the Holy of pig, or more precisely, of the animals, because popular culture and has been given the power to protect all farm animals and barn.
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  • Specchia - festa patronale
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Specchia - festa patronale
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  • Festeggiamenti dei SS. Medici Cosma e Damiano e dei Fratelli Leonzio, Euprepio, Antimo. I Santi vengono onorati con la festa patronale ad Oria e con un pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di S.Cosimo alla Macchia. La processione, con le statue dei cinque Santi e del protettore della Diocesi San Barsanofio si chiama processione degli Ammalati. La festa si conclude con i tradizionali fuochi di artificio.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
<br />
Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Manufatti impagliati a mano
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Funzione religiosa dedicata a Santa Domenica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Luminarie dedicate alla taranta e alla pizzica
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Il clou dei festeggiamenti lo si raggiunge la sera del 16 Gennaio quando viene acceso il grande falò, chiamata Focàra, alto 25 metri e con un diametro di 20 metri, costruito interamente da cittadini volontari che, per oltre un mese, accatasta le fascine di vite raccolte dopo la vendemmia.<br />
<br />
The highlight of the festivities is reached on the evening of January 16 when the bonfire is lit, call Fòcara, 25 meters high and with a diameter of 20 meters, built entirely by volunteer citizens who, for over a month, piling the bundles of vine collected after the harvest.
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  • Il clou dei festeggiamenti lo si raggiunge la sera del 16 Gennaio quando viene acceso il grande falò, chiamata Focàra, alto 25 metri e con un diametro di 20 metri, costruito interamente da cittadini volontari che, per oltre un mese, accatasta le fascine di vite raccolte dopo la vendemmia.<br />
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The highlight of the festivities is reached on the evening of January 16 when the bonfire is lit, call Fòcara, 25 meters high and with a diameter of 20 meters, built entirely by volunteer citizens who, for over a month, piling the bundles of vine collected after the harvest.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Il clou dei festeggiamenti lo si raggiunge la sera del 16 Gennaio quando viene acceso il grande falò, chiamata Focàra, alto 25 metri e con un diametro di 20 metri, costruito interamente da cittadini volontari che, per oltre un mese, accatasta le fascine di vite raccolte dopo la vendemmia.<br />
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The highlight of the festivities is reached on the evening of January 16 when the bonfire is lit, call Fòcara, 25 meters high and with a diameter of 20 meters, built entirely by volunteer citizens who, for over a month, piling the bundles of vine collected after the harvest.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. altare dedicato a Santa Domenica lungo le vie del paese
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Quest' anno lo spettacolo delle luminarie ha visto la riproduzione del Maschio Angioino di Napoli. Venerdì 5 alle 21, la capitale internazionale delle luminarie si accende di mille bagliori colorati, geometrie e scenografici effetti elettronici e per l’occasione, la ditta Lcdc luminarie Cesario De Cagna di Giuseppe De Cagna e fratelli da Maglie presenta l’ultima creazione: il “Maschio Angioino”. Il simbolo del capoluogo partenopeo si trasforma in una maestosa architettura di luce grazie all’ingegno dei maestri luminaristi De Cagna, in grado di coniugare una consolidata abilità artigianale agli ultimi ritrovati tecnici.<br />
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Una struttura senza precedenti si innalza nel centro del paese, sostenuta da 300 pali per ben 250mila lampade a led a basso consumo energetico. Dieci torri maestose sfiorano il cielo, raggiungendo i 24 metri, percorse da 100 canali con accensione musicale dinamica. Una novità assoluta sono gli inserti di luminarie a basso rilievo, che compongono una vera e propria galleria medievale, montata in sospensione senza impiegare pali di scarico a terra. Mentre si cammina su un magico tappeto di luci e colori, il “videomapping” proietta su 600 metri quadrati di stoffa suggestive immagini in 3D, trasformandoli in giganteschi display animati.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Tra le bancarelle di prodotti tipici salentini, le olive piccanti
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Tra le bancarelle di prodotti tipici salentini, le olive piccanti
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • La popolazione in attesa della benedizione degli animali sul piazzale antistante la Chiesa di San' Antonio abate.<br />
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The people waiting for the blessing of the animals on the square in front of the Church of San 'Antonio Abate.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Tra le bancarelle di prodotti tipici salentini, nella foto le lumache
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013. Tra le bancarelle di prodotti tipici salentini, le olive piccanti
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  • Scorrano, festa di Santa Domenica 2013.
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