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  • Rodi Garganico, aprile 2013<br />
<br />
Ex Fortezza Militare di proprietà della Guardia di Finanza, attualmente in disuso
    KASH_ExFortezzaRodiGarganico010.jpg
  • Rodi Garganico, aprile 2013<br />
<br />
Ex Fortezza Militare di proprietà della Guardia di Finanza, attualmente in disuso
    KASH_ExFortezzaRodiGarganico001.jpg
  • Rodi Garganico, aprile 2013<br />
<br />
Ex Fortezza Militare di proprietà della Guardia di Finanza, attualmente in disuso
    KASH_ExFortezzaRodiGarganico008.jpg
  • Rodi Garganico, aprile 2013..Ex Fortezza Militare di proprietà della Guardia di Finanza, attualmente in disuso
    KASH_ExFortezzaRodiGarganico007.jpg
  • Rodi Garganico, aprile 2013..Ex Fortezza Militare di proprietà della Guardia di Finanza, attualmente in disuso
    KASH_ExFortezzaRodiGarganico004.jpg
  • Rodi Garganico, aprile 2013..Ex Fortezza Militare di proprietà della Guardia di Finanza, attualmente in disuso
    KASH_ExFortezzaRodiGarganico001.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_011.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_012.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_007.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_006.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_013.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_009.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_008.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_004.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
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  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
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  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
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A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_014.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
    KASH_Villanova_Fortezza_BR_005.jpg
  • Villanova (Brindisi)<br />
Nel 1278 vennero costruite le mura di cinta di Villanova, e circa 20 anni dopo venne edificato il castello ad opera degli angioini, che subentrarono nella dominazione di Ostuni agli svevi-normanni, ai quali si deve l'intensificazione della coltivazione dell'ulivo. Da documenti pervenuti, a dimostrazione della sua importanza strategica, risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività[10]. Infatti la città di Ostuni sotto la dominazione aragonese, grazie anche al castello e al porticciolo di Villanova, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.<br />
<br />
A causa delle varie distruzioni del tempo, rimane poco dell'originale costruzione trecentesca. Attualmente il castello è costituito da tre corpi che si atteggiano a torrioni quadri con base scarpata[11]. Intorno all’edificio, all’altezza del primo piano, corre un toro tubolare e dal tetto dell’edificio si erge una torretta modellata sul prototipo di un faro.Villanova è una frazione del comune di Ostuni (BR), situata sulla costa adriatica, a circa 7 km dal capoluogo del comune di appartenenza e a circa 35 km dal capoluogo di provincia.<br />
È la frazione principale della cosiddetta "Marina di Ostuni" che si estende dal Parco naturale delle Dune costiere (nel quale vi sono il Lido Morelli e il Lido Bosco Verde) e l'adiacente frazione Pilone, fino alla frazione Santa Lucia - Torre Pozzella. In questo tratto di costa sono comprese le note località turistiche di Rosa Marina, Monticelli, Diana Marina, Gorgognolo, Costa Merlata e Cala dei Ginepri.<br />
Villanova dispone di un porticciolo turistico ai piedi del basso castello fortilizio[1] del XIV secolo, una chiesa ottocentesca e numerose spiagge. La zona del porto è il nucleo centrale del paese che comprende anche le zone di Camerini e Fontanelle.
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
<br />
L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_075.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_072.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_068.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_060.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_058.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_057.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_023.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_059.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_049.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
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  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_056.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
<br />
Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_039.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_030.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_024.jpg
  • Brindisi, Castello (Alfonsino) Aragonese.<br />
Il castello alfonsino (detto anche Castel Rosso dal colore dei conci di carparo usati per la sua costruzione, o castello di Mare) è una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, regnante Filippo II d'Austria, figlio di Carlo V, durarono ben 46 anni.<br />
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Il castello alfonsino occupa il promontorio meridionale con forme irregolari che seguono la conformazione del luogo (ha subito anche crolli e ricostruzioni): all'interno è un salone decorato da un lavabo con stipiti in pietra (XVI secolo). Alla fine del XV secolo risalgono i due baluardi, rotondo quello verso l'interno, triangolare quello verso il mare aperto.<br />
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura che verso il 1577 congiunsero le costruzione aragonese all'ampliamento spagnolo. Da una parte la struttura fortificata quattrocentesca con un portale; dall'altra la cosiddetta Opera a corno che segue i dettami dell'architettura fortificata cinquecentesca. Anche questa parte è preceduta da un portale adorno di stemmi.<br />
L'isola è saldata alla sponda ovest da una diga che chiude la Bocca di Puglia, mentre tra l'isola e la sponda sud si protendono due dighe che restringono l'imboccatura del porto a 250 metri.<br />
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L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola (pochissimi i resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi), che però fu abbandonata dopo gli eventi che sconvolsero la città (XIV-XV secolo). Alfonso V d'Aragona nel 1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola; l'opera venne poi prolungata verso NE nel 1481 (castello alfonsino).<br />
Dal 1558 al 1604 buona parte del resto dell'isola venne ra
    KASH_CASTELLO_BRINDISI_008.jpg
  • Palazzo Granafei, è la residenza baronale dell'omonima famiglia che ebbe in feudo Sternatia dal 1733. La sua costruzione è attribuita all'architetto leccese Mauro Manieri prima del 1743 e fu realizzato seguendo lo stile del barocco salentino. Sorge al posto di un precedente castello bizantino e poi aragonese, di cui sono visibili i resti in un portone con arco durazzesco di un'abitazione privata.<br />
La facciata nobiliare dell'edificio è caratterizzata da un elaborato portale d'ingresso, sormontato dallo stemma della famiglia Granafei, e da una lunga balaustra di coronamento che interessa tutto il prospetto. Il lato posteriore del complesso presenta una forma austera, priva di qualsiasi elemento decorativo, e si distingue per il basamento scarpato. Il palazzo è strutturato in tre livelli distribuiti attorno ad una corte interna. Gli ambienti comprendono le stanze residenziali, i magazzini, alcuni locali adibiti a Corte di Giustizia e carceri. Il primo piano è decorato con affreschi rococò di scene mitologiche e di divinità, opera di artisti salentini tra cui Serafino Elmo. Tra le opere d'arte conservate è rilevante una tela seicentesca di Cesare Fracanzano. <br />
(fonte: wikipwedia.org)
    KASH_PalazzoGranafei_Sternatia_157.JPG
  • Palazzo Granafei, è la residenza baronale dell'omonima famiglia che ebbe in feudo Sternatia dal 1733. La sua costruzione è attribuita all'architetto leccese Mauro Manieri prima del 1743 e fu realizzato seguendo lo stile del barocco salentino. Sorge al posto di un precedente castello bizantino e poi aragonese, di cui sono visibili i resti in un portone con arco durazzesco di un'abitazione privata.<br />
La facciata nobiliare dell'edificio è caratterizzata da un elaborato portale d'ingresso, sormontato dallo stemma della famiglia Granafei, e da una lunga balaustra di coronamento che interessa tutto il prospetto. Il lato posteriore del complesso presenta una forma austera, priva di qualsiasi elemento decorativo, e si distingue per il basamento scarpato. Il palazzo è strutturato in tre livelli distribuiti attorno ad una corte interna. Gli ambienti comprendono le stanze residenziali, i magazzini, alcuni locali adibiti a Corte di Giustizia e carceri. Il primo piano è decorato con affreschi rococò di scene mitologiche e di divinità, opera di artisti salentini tra cui Serafino Elmo. Tra le opere d'arte conservate è rilevante una tela seicentesca di Cesare Fracanzano. <br />
(fonte: wikipwedia.org)
    KASH_PalazzoGranafei_Sternatia_147.JPG
  • Palazzo Granafei, è la residenza baronale dell'omonima famiglia che ebbe in feudo Sternatia dal 1733. La sua costruzione è attribuita all'architetto leccese Mauro Manieri prima del 1743 e fu realizzato seguendo lo stile del barocco salentino. Sorge al posto di un precedente castello bizantino e poi aragonese, di cui sono visibili i resti in un portone con arco durazzesco di un'abitazione privata.<br />
La facciata nobiliare dell'edificio è caratterizzata da un elaborato portale d'ingresso, sormontato dallo stemma della famiglia Granafei, e da una lunga balaustra di coronamento che interessa tutto il prospetto. Il lato posteriore del complesso presenta una forma austera, priva di qualsiasi elemento decorativo, e si distingue per il basamento scarpato. Il palazzo è strutturato in tre livelli distribuiti attorno ad una corte interna. Gli ambienti comprendono le stanze residenziali, i magazzini, alcuni locali adibiti a Corte di Giustizia e carceri. Il primo piano è decorato con affreschi rococò di scene mitologiche e di divinità, opera di artisti salentini tra cui Serafino Elmo. Tra le opere d'arte conservate è rilevante una tela seicentesca di Cesare Fracanzano. <br />
(fonte: wikipwedia.org)
    KASH_PalazzoGranafei_Sternatia_128.JPG
  • Palazzo Granafei, è la residenza baronale dell'omonima famiglia che ebbe in feudo Sternatia dal 1733. La sua costruzione è attribuita all'architetto leccese Mauro Manieri prima del 1743 e fu realizzato seguendo lo stile del barocco salentino. Sorge al posto di un precedente castello bizantino e poi aragonese, di cui sono visibili i resti in un portone con arco durazzesco di un'abitazione privata.<br />
La facciata nobiliare dell'edificio è caratterizzata da un elaborato portale d'ingresso, sormontato dallo stemma della famiglia Granafei, e da una lunga balaustra di coronamento che interessa tutto il prospetto. Il lato posteriore del complesso presenta una forma austera, priva di qualsiasi elemento decorativo, e si distingue per il basamento scarpato. Il palazzo è strutturato in tre livelli distribuiti attorno ad una corte interna. Gli ambienti comprendono le stanze residenziali, i magazzini, alcuni locali adibiti a Corte di Giustizia e carceri. Il primo piano è decorato con affreschi rococò di scene mitologiche e di divinità, opera di artisti salentini tra cui Serafino Elmo. Tra le opere d'arte conservate è rilevante una tela seicentesca di Cesare Fracanzano. <br />
(fonte: wikipwedia.org)
    KASH_PalazzoGranafei_Sternatia_093.JPG
  • Torre Pozzella, Marina di Ostuni Brindisi.<br />
La Spiaggia Torre Pozzella di Ostuni è situata a circa 7 chilometri da Ostuni ed è raggiungibile intraprendendo la Statale 379, seguendo poi le varie deviazioni ed indicazioni locali. Si tratta di un tratto costiero splendido e ancora selvaggio, con scogliere, piccole insenature, dune e macchia mediterranea, caratterizzato da formazioni rocciose alte anche 6 metri che orlano piccole spiagge sabbiose. Il mare è molto bello, azzurro, cristallino e straordinariamente trasparente, ideale per fare il bagno e per gli amanti del nuoto. Nei pressi della spiaggia si trova una suggestiva torre d'avvistamento del Cinquecento, circondata da una fitta vegetazione mediterranea.<br />
(fonte descrizione http://www.qspiagge.it)
    KASH_TorrePozzelle_BR_003.jpg
  • Torre Pozzella, Marina di Ostuni Brindisi.<br />
La Spiaggia Torre Pozzella di Ostuni è situata a circa 7 chilometri da Ostuni ed è raggiungibile intraprendendo la Statale 379, seguendo poi le varie deviazioni ed indicazioni locali. Si tratta di un tratto costiero splendido e ancora selvaggio, con scogliere, piccole insenature, dune e macchia mediterranea, caratterizzato da formazioni rocciose alte anche 6 metri che orlano piccole spiagge sabbiose. Il mare è molto bello, azzurro, cristallino e straordinariamente trasparente, ideale per fare il bagno e per gli amanti del nuoto. Nei pressi della spiaggia si trova una suggestiva torre d'avvistamento del Cinquecento, circondata da una fitta vegetazione mediterranea.<br />
(fonte descrizione http://www.qspiagge.it)
    KASH_TorrePozzelle_BR_001.jpg
  • Torre Santa Sabina (prov. Brindisi)<br />
Torre Santa Sabina è una località balneare frazione del comune di Carovigno, in provincia di Brindisi.<br />
La Torre di Santa Sabina è una delle 3 torri a forma ottagonale a cappello da prete della Puglia, oltre a quelle di Torre San Giovanni e di San Pietro in Bevagna. In particolare la torre di Santa Sabina ha forma stellare a quattro spigoli orientati verso i punti cardinali, con coronamento merlato. Comunica visivamente con Torre Pozzelle a nord e con Torre Guaceto a sud. Potrebbe essere stata edificata nei primi anni del XV secolo, come torre di controllo del porticciolo, dai principi di Taranto; venne poi demanializzata dalla Regia Corte nel XVI secolo secondo le disposizioni del viceré Pedro Afan de Ribera entrando a far parte del circuito di torri di avvistamento antisaraceno.<br />
Ritornò in mani privati quando fu acquistata dalla famiglia Dentice di Frasso che recentemente l'ha venduta ad altri privati.<br />
<br />
(fonte descrizione: wikipedia)
    KASH_TorreSantaSabina_BR_033.jpg
  • Torre Santa Sabina (prov. Brindisi)<br />
Torre Santa Sabina è una località balneare frazione del comune di Carovigno, in provincia di Brindisi.<br />
La Torre di Santa Sabina è una delle 3 torri a forma ottagonale a cappello da prete della Puglia, oltre a quelle di Torre San Giovanni e di San Pietro in Bevagna. In particolare la torre di Santa Sabina ha forma stellare a quattro spigoli orientati verso i punti cardinali, con coronamento merlato. Comunica visivamente con Torre Pozzelle a nord e con Torre Guaceto a sud. Potrebbe essere stata edificata nei primi anni del XV secolo, come torre di controllo del porticciolo, dai principi di Taranto; venne poi demanializzata dalla Regia Corte nel XVI secolo secondo le disposizioni del viceré Pedro Afan de Ribera entrando a far parte del circuito di torri di avvistamento antisaraceno.<br />
Ritornò in mani privati quando fu acquistata dalla famiglia Dentice di Frasso che recentemente l'ha venduta ad altri privati.<br />
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(fonte descrizione: wikipedia)
    KASH_TorreSantaSabina_BR_003.jpg
  • Il Palazzo Baronale Dellanos è ubicato nella frazione Galugnano del Comune di San Donato di Lecce.Appare verosimile, dai riscontri documentali, che la sua edificazione risalga agli anni successivi al 1587 anno in cui la proprietà del feudo passò dagli Acaya al Regio Baglivo Ramirez Dellanos. Le opere murarie comunque furono edificate su una preesistente costruzione risalente al periodo medioevale.Il Palazzo ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di restauro che hanno portato l’immobile alla bellezza estetica di “domus patrizia” sua originale destinazione d’uso.
    KASH_PalazzoBaronale_GALUGNANO_027.jpg
  • Il Palazzo Baronale Dellanos è ubicato nella frazione Galugnano del Comune di San Donato di Lecce.Appare verosimile, dai riscontri documentali, che la sua edificazione risalga agli anni successivi al 1587 anno in cui la proprietà del feudo passò dagli Acaya al Regio Baglivo Ramirez Dellanos. Le opere murarie comunque furono edificate su una preesistente costruzione risalente al periodo medioevale.Il Palazzo ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di restauro che hanno portato l’immobile alla bellezza estetica di “domus patrizia” sua originale destinazione d’uso.
    KASH_PalazzoBaronale_GALUGNANO_018.jpg
  • Torre Pozzella, Marina di Ostuni Brindisi.<br />
La Spiaggia Torre Pozzella di Ostuni è situata a circa 7 chilometri da Ostuni ed è raggiungibile intraprendendo la Statale 379, seguendo poi le varie deviazioni ed indicazioni locali. Si tratta di un tratto costiero splendido e ancora selvaggio, con scogliere, piccole insenature, dune e macchia mediterranea, caratterizzato da formazioni rocciose alte anche 6 metri che orlano piccole spiagge sabbiose. Il mare è molto bello, azzurro, cristallino e straordinariamente trasparente, ideale per fare il bagno e per gli amanti del nuoto. Nei pressi della spiaggia si trova una suggestiva torre d'avvistamento del Cinquecento, circondata da una fitta vegetazione mediterranea.<br />
(fonte descrizione http://www.qspiagge.it)
    KASH_TorrePozzelle_BR_011.jpg
  • Torre Pozzella, Marina di Ostuni Brindisi.<br />
La Spiaggia Torre Pozzella di Ostuni è situata a circa 7 chilometri da Ostuni ed è raggiungibile intraprendendo la Statale 379, seguendo poi le varie deviazioni ed indicazioni locali. Si tratta di un tratto costiero splendido e ancora selvaggio, con scogliere, piccole insenature, dune e macchia mediterranea, caratterizzato da formazioni rocciose alte anche 6 metri che orlano piccole spiagge sabbiose. Il mare è molto bello, azzurro, cristallino e straordinariamente trasparente, ideale per fare il bagno e per gli amanti del nuoto. Nei pressi della spiaggia si trova una suggestiva torre d'avvistamento del Cinquecento, circondata da una fitta vegetazione mediterranea.<br />
(fonte descrizione http://www.qspiagge.it)
    KASH_TorrePozzelle_BR_009.jpg
  • Torre Santa Sabina (prov. Brindisi)<br />
Torre Santa Sabina è una località balneare frazione del comune di Carovigno, in provincia di Brindisi.<br />
La Torre di Santa Sabina è una delle 3 torri a forma ottagonale a cappello da prete della Puglia, oltre a quelle di Torre San Giovanni e di San Pietro in Bevagna. In particolare la torre di Santa Sabina ha forma stellare a quattro spigoli orientati verso i punti cardinali, con coronamento merlato. Comunica visivamente con Torre Pozzelle a nord e con Torre Guaceto a sud. Potrebbe essere stata edificata nei primi anni del XV secolo, come torre di controllo del porticciolo, dai principi di Taranto; venne poi demanializzata dalla Regia Corte nel XVI secolo secondo le disposizioni del viceré Pedro Afan de Ribera entrando a far parte del circuito di torri di avvistamento antisaraceno.<br />
Ritornò in mani privati quando fu acquistata dalla famiglia Dentice di Frasso che recentemente l'ha venduta ad altri privati.<br />
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(fonte descrizione: wikipedia)
    KASH_TorreSantaSabina_BR_009.jpg
  • Il Palazzo Baronale Dellanos è ubicato nella frazione Galugnano del Comune di San Donato di Lecce.Appare verosimile, dai riscontri documentali, che la sua edificazione risalga agli anni successivi al 1587 anno in cui la proprietà del feudo passò dagli Acaya al Regio Baglivo Ramirez Dellanos. Le opere murarie comunque furono edificate su una preesistente costruzione risalente al periodo medioevale.Il Palazzo ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di restauro che hanno portato l’immobile alla bellezza estetica di “domus patrizia” sua originale destinazione d’uso.
    KASH_PalazzoBaronale_GALUGNANO_013.jpg
  • Il Palazzo Baronale Dellanos è ubicato nella frazione Galugnano del Comune di San Donato di Lecce.Appare verosimile, dai riscontri documentali, che la sua edificazione risalga agli anni successivi al 1587 anno in cui la proprietà del feudo passò dagli Acaya al Regio Baglivo Ramirez Dellanos. Le opere murarie comunque furono edificate su una preesistente costruzione risalente al periodo medioevale.Il Palazzo ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di restauro che hanno portato l’immobile alla bellezza estetica di “domus patrizia” sua originale destinazione d’uso.
    KASH_PalazzoBaronale_GALUGNANO_005.jpg
  • Il Palazzo Baronale Dellanos è ubicato nella frazione Galugnano del Comune di San Donato di Lecce.Appare verosimile, dai riscontri documentali, che la sua edificazione risalga agli anni successivi al 1587 anno in cui la proprietà del feudo passò dagli Acaya al Regio Baglivo Ramirez Dellanos. Le opere murarie comunque furono edificate su una preesistente costruzione risalente al periodo medioevale.Il Palazzo ha subito nel corso degli anni numerosi interventi di restauro che hanno portato l’immobile alla bellezza estetica di “domus patrizia” sua originale destinazione d’uso.
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  • Acaya, raro esempio di città fortificata esistente in Italia Meridionale
    ACAYA_DLP6288.jpg
  • Antico casolare nella campagna di San Marco Lacatola, in provincia di Foggia
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  • Antico casolare nella campagna di San Marco Lacatola, in provincia di Foggia
    KASH_SanMarcoLacatola-001.jpg
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