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  • Surkhet, 01 March 2005. .. A woman standing in a temporary refugees camp in Surkhet. They have left their village in Jumla district because of the Maoist threats
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  • Mother and child in a refugees camp...Jelum Valley 2001
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do at a military camp in the suburbs of Kabul
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  • Kabul, soldiers' camp.
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  • A Kashmiri holds her youngest brother in a 'long established' refugees camp. The latter has been blind since birth. ..Jelum Valley 2001
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  • AFGHANISTAN, 13 August 2005...Outside Gardez, towards Khost, an American Flag waves  at the entrance of the USA Army Base.
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do  in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • Young Afghans learning Tae Kwon Do in the suburbs of Kabul
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  • AFGHANISTAN NATIONAL ARMY TRAINING TEAM .."THIS IS TO CERTIFY THAT MOHD AWAZ  HAS SUCCESSFULLY PASSED THE JNCO COURSE 01/04 ..27 FEB - 07 APR 2004"
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  • During the closing day of SOA's games, officers from the Afghan National Army are in charge at the Gazhi Stadium.....SPECIAL OLYMPICS AFGHANISTAN 2005 GAMES FOR DISABLES KABUL 25 August 2005.  Gazhi Stadium. On 23-25 August 2005, Special Olympics Afghanistan held its first national Games at Olympic Stadium in Kabul. More than 300 athletes, including 80 female athletes, experienced a taste of happiness and achievement for the first time in their lives. They competed in athletics, bocce and football (soccer). Because of cultural restrictions, males and females competed at separate venues.
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  • AFGHANISTAN, 10 AUGUST 2005..KHOST Police HQ..Armed policemen, wearing local dress, look at a foreigner  who has just been taken into custody for identification...After the killing of General Ahmad Shah Massoud by a group of suicide bombers in 2001, who were pretending to be journalists, it has become very difficult for the Press to work independently in Afghanistan...
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  • Kabul, 25 July 2005.Afghan soldiers during a breck at their barracks
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  • Surkhet, 28 February 2005...Civilians walk across a Royal Nepal Army area in the city of Birendranagar.
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  • KABUL 24 August 2005..Ghazi Stadium...A disable athlete, wearing the Milan football-club's Tshirt, takes pictures during the Special Olympics games for disables. ..On 23-25 August 2005, Special Olympics Afghanistan held its first national Games at Olympic Stadium in Kabul. More than 300 athletes, including 80 female athletes, experienced a taste of happiness and achievement for the first time in their lives. They competed in athletics, bocce and football (soccer). Because of cultural restrictions, males and females competed at separate venues.
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  • Stop the Onslaught on Lebanon.LONDON 22 July 2006. Over 7,000 people joined a street protest against Israel's attacks on Lebanon.."The Israeli assault is now spreading to all regions including the mountains and the north. The damage is enormous and the death toll is rising. This only indicates the scale of the attacks and the advanced weaponry the Israelis are using. Only looking at the infrastructure ruins you can see how powerful they are. We are under siege from all directions - air, sea and land." Eyewitness account from a socialist in Lebanon
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  • 03 September 2005..Afghan students look at a picture of a woman displayed in a photographic book on Kashmir
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  • Afghan soldiers at their barracks in Kabul. Due to a very low army salary, Aziz, the soldier holding a business card, sells clothes at the Friday's market.
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  • Kabul, 20 July 2005..An army officer is handing some of his ammunition to a security guard at an International compound.
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  • Old ruins
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  • Kabul, 25 July 2005..Afghan soldiers's place.
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  • Kabul, 17 July 2005..ANA soldiers patrolling the decadent buildings in a diserted district of the capital
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  • Kabul, 17 July 2005..ANA soldiers patrolling the decadent buildings in a diserted district of the capital
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  • Soldiers from the Afghan National Army get ready to patrol the suburbs of Kandahar
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  • Afghan students look at a picture of a woman displayed in a photographic book on Kashmir
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  • Large stock of firewood is cutted and sold in Khost
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  • Large stock of firewood is cutted and sold in Khost
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  • Kabul, 25 July 2005.Portrait of an Afghan soldier in his bedroom.
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  • Kabul, 25 July 2005..Afghan soldiers pose for a group photograph.
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  • Kabul, 25 July 2005..Afghan soldiers pose for a group photograph.
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  • Kabul, 25 July 2005.Portrait of an Afghan soldier in his bedroom.
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  • Kabul, 20 July 2005..A US Army officer is handing some of his ammunition to a security officer at an International compound
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • 25 aprile 2013. Il vecchio camping lungo la litoranea nord di Brindisi. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l'insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c'è un accesso, dopo un cumulo di amianto si accede ad una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all'ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L'anno d'angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991. Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato.
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  • Haudi, 05 March 2005... Zakti Pashad, a father of five children. For the last seven years he has been suffering from a horrible eye infection. "There are no doctors or hospitals around here. I went once to Nepalganj but the doctors were unable to help me. I was told to go to the Eyes Hospital in Kathmandu but I have no money, I can't afford it. Long time ago a doctor from the Royal Nepal Army's camp used to visit me, but because of the Maoists they have left and I can't get any medicines any more. Have you got any tablets for me?", the man says
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